Al Festival della Scienza di Genova – Lavorare nel mondo che cambia. L’impatto della quarta rivoluzione industriale sul lavoro

Last Updated on October 31, 2019

La tecnologia che ha cambiato il mondo ha cambiato anche il nostro modo di lavorare. Un cambiamento che nei prossimi dieci anni sarà molto più rapido e forse devastante perché sarà sempre più difficile da gestire. 

È questo il tema dell’incontro “Lavorare nel mondo che cambia” che si sta tenendo oggi a Genova nell’ambito del Festival della Scienza. Nel dialogo tra esperienze differenti ma legate, si sono confrontati Marco Simoni, political economist oggi presidente della Fondazione Human Technopole, e Franco Toffoletto, managing partner dello studio legale specializzato in diritto del lavoro Toffoletto De Luca Tamajo. 

«Secondo alcuni il 50% degli attuali posti di lavoro è a rischio e molti da grandi potrebbero non avere un lavoro. Anche la professione dell’avvocato è cambiata e cambierà radicalmente – dichiara l’ avvocato Franco Toffoletto . – L’innovazione è fondamentale. La digitalizzazione, infatti, è ormai parte integrante nelle nostre attività quotidiane, oltre a rappresentare l’ennesima sfida per il diritto e le politiche del lavoro.»

La legislazione in materia di lavoro e le tipologie contrattuali si trovano, spesso, ad inseguire le dinamiche dell’innovazione nei processi produttivi e dello svolgimento del lavoro. Ne è un esempio il discutibile decreto entrato in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre. 

Resta sul tavolo la grande incognita se la quarta rivoluzione industriale legata alla digitalizzazione porterà ad una riduzione dei posti di lavoro o sarà capace di crearne di nuovi in numero sufficiente a sostituire quelli perduti. Non vi sono risposte univoche. Ma certamente lo sviluppo tecnologico imporrà profonde modifiche sociali e richiederà cambiamenti importanti nel diritto – non solo del lavoro – nella scuola e nella formazione.