Il ruolo delle agenzie per il lavoro in un convegno a Bergamo

Last Updated on Novembre 30, 2017

L’avvocato Aldo Bottini, partner di Toffoletto De Luca Tamajo e presidente di AGI, partecipa oggi a Bergamo al convegno “Le Agenzie per il lavoro, da fornitori di lavoro temporaneo a facilitatori del lavoro 4.0”, organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con Assolavoro e Adapt.

L’appuntamento, che vedrà anche la partecipazione, tra gli altri, del presidente Anpal Maurizio Del Conte, del senatore Giorgio Santini e del segretario generale della Cisl Lombardia Gigi Petteni, sarà un momento di confronto e riflessione sul ruolo delle Agenzie per il Lavoro, per ragionare sull’evoluzione dei servizi offerti anche nell’ambito delle politiche attive alla luce del pervasivo processo di digitalizzazione del lavoro.

Nel corso dell’evento si svolgerà anche la premiazione dei vincitori della seconda edizione del premio di laurea Assolavoro Giuseppe Cova”, per il quale l’avvocato Bottini ha fatto parte della Commissione valutativa. 

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digital nomad Immigrazione: operative le regole per l’ingresso e il soggiorno dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto Aprile 8, 2024 - Il 4 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto ministeriale del 29 febbraio 2024 ed è ora operativa la previsione che permette l’ingresso in Italia ai cittadini stranieri che svolgano, in via autonoma o per un’impresa anche non stabilita nel nostro Paese, un’attività lavorativa altamente qualificata mediante strumenti tecnologici che consentano di lavorare da remoto. Detti soggetti sono ammessi in Italia indipendentemente dalle quote stabilite nella programmazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro degli extracomunitari. Il Decreto si applica ai lavoratori autonomi (nomadi digitali), a quelli subordinati e ai collaboratori le cui modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro (etero-organizzati).
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In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva Aprile 3, 2024 - L’istituto del preavviso è comune alla maggior parte dei contratti di durata a tempo indeterminato, come il contratto di agenzia e il contratto di lavoro subordinato, e la sua funzione consiste nell’attenuare le conseguenze pregiudizievoli della cessazione del contratto per la parte che subisce il recesso. Nel caso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato la funzione del preavviso è quella di garantire alla parte che subisce il recesso di organizzarsi per trovare un sostituto (in caso di dimissioni) o per trovare un nuovo lavoro (in caso di licenziamento). Che succede se il lavoratore si dimette con preavviso e il datore di lavoro vi rinuncia? Sul punto si sta consolidando un interessante orientamento giurisprudenziale che correttamente dispone che in caso di dimissioni il datore che rinunci al preavviso non debba corrispondere all’ex dipendente l’indennità sostitutiva.