Welfare aziendale: una leva di innovazione organizzativa

Last Updated on May 25, 2018

«Un piano di welfare rappresenta un reale vantaggio per le organizzazioni», lo spiega oggi Diego Paciello, responsabile dell’area fiscale, Welfare, Compensation and Benefits di Toffoletto De Luca Tamajo, all’incontro “Smart Working Day. Conciliare, innovare e competere: tra teoria e pratiche” in occasione della Settimana del lavoro agile a Padova.
 
«L’evoluzione normativa degli ultimi tre anni ha fatto da booster ad un cambiamento dei piani di welfare, identificando un nuovo paradigma di welfare aziendale – ha spiegato il dottor Paciello. – Non siamo più di fronte ad un sistema di opere, beni e servizi aventi principalmente utilità sociale, bensì ad una nuova e, se utilizzata correttamente, efficacissima leva di innovazione organizzativa.
 
Ho sempre definito il welfare aziendale come l’insieme coordinato e strutturato di iniziative mediante le quali le aziende si fanno carico di soddisfare i bisogni dei propri dipendenti e dei loro familiari, erogando benefit e facilities non tanto in denaro quanto sotto forma di beni e servizi. Fino a pochi anni fa la maggior parte dei piani di welfare implementati nelle aziende rispondevano principalmente ad una funzione di integrazione sussidiaria alle esigenze di varia natura manifestate dai lavoratori. L’intervento del Legislatore che ha reso possibile richiedere opere, beni e servizi di welfare in sostituzione dei premi di risultato, i recenti chiarimenti interpretativi forniti dall’Agenzia delle Entrate e, non ultimi, il rinnovo di diversi CCNL che prevedono erogazioni in welfare invece che aumenti in denaro dei minimi tabellari, hanno portato a una significativa modifica del ruolo dei piani di welfare aziendale, che hanno assunto sempre più chiaramente una natura “retributiva”, spesso premiale, non solo sociale: il piano welfare è ora parte integrata ed integrante del sistema di compensation & benefit e, perciò, il suo valore economico è pesato in fase di valutazione della total remuneration dei dipendenti.
 
In questa nuova ottica, quindi, il piano di welfare rappresenta una fondamentale e potentissima leva gestionale ed organizzativa, la cui implementazione richiede il coinvolgimento ed il coordinamento di diverse funzioni aziendali – HR, tax, legal, operations, comunicazione, etc. – che ha impatti significativi, interni ed esterni, sull’azienda e che, di conseguenza, richiede un approccio consulenziale multidisciplinare, in considerazione delle diverse professionalità necessarie a gestire tutto il processo.
 
Per questo motivo Toffoletto De Luca Tamajo ha formato un team di professionisti con competenze ed esperienze tali da poter fornire ai clienti un unico interlocutore che sia in grado di gestire a 360° l’implementazione di un piano di welfare:  dallo studio di fattibilità iniziale (inclusa la ricerca delle risorse con cui finanziare il piano), all’assistenza nella stesura di tutta la documentazione necessaria alla formalizzazione, alla cura dei contenuti e dei canali da utilizzare per la comunicazione, all’assessment di eventuali provider di servizi.
 
Il Welfare è solo uno dei  prodotti, anche digitali, – fra cui GDPR e Privacy, Procedure articolo 4 e utilizzo degli strumenti informatici, Smart Working, Whistleblowing , Politiche retributive, Contratti di agenzia, Contratti su misura online – creati dallo Studio per offrire servizi specifici più efficienti e ad alto valore aggiunto, con una qualità molto elevata, a un costo preciso e predefinito per il cliente.»
 
Sono stati in particolare due gli appuntamenti ai quali il dottor Paciello ha partecipato oggi: l’approfondimento sull’aspetto vantaggioso del welfare all’interno della tavola rotonda sulle “quattro dimensioni del welfare aziendale”; l’intervento dedicato alle novità introdotte con le ultime circolari dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito dei focus su come integrare le pratiche «smart» nelle organizzazioni.