CovidFase2: La task force di Toffoletto De Luca Tamajo – Una survey per valutare se l’azienda è pronta per la fase 2

Last Updated on Maggio 7, 2020

Salute e sicurezza sul lavoro, smart working, privacy: sono numerosi gli adempimenti che le aziende devono mettere in atto per affrontare la fase 2 dell’emergenza Covid-19. Toffoletto De Luca Tamajo – lo studio legale specializzato in consulenza e diritto del lavoro – ha preparato una  survey  gratuita online per capire se la propria organizzazione è pronta per la Fase 2.
 
La survey rappresenta il primo step delle attività della task force CovidFase2, un pacchetto di servizi creato dallo Studio per le Società, grazie al quale è possibile gestire al meglio la ripartenza. Un prodotto legale strutturato in cinque moduli, separabili ed autonomi, per agire in modo puntuale solo sugli aspetti necessari, senza spreco di tempo e di risorse: survey e internal audit, revisione dei modelli contrattuali, salute e sicurezza, privacy, il nuovo welfare aziendale. 
 

CovidFase2 , con la guida dei partner Paola Pucci e Aldo Bottini, si aggiunge ai numerosi prodotti legali creati da Toffoletto De Luca Tamajo per le aziende per affrontare problematiche specifiche: dal DGPR ai segreti aziendali, fino ai contratti online. Ciascun prodotto è gestito da un team dedicato che offre servizi specifici più efficienti e ad alto valore aggiunto, a un costo preciso e predefinito per il cliente.

Volete conoscere subito il grado di compliance della vostra azienda?

Abbiamo pensato di offrire alle aziende uno strumento semplice ma efficace per misurare il loro grado di compliance e di preparazione alla Fase 2. Una survey che può aiutare a capire quali aree di intervento siano già sufficientemente coperte e quali necessitino invece di una particolare (e urgente) attenzione. Per la compilazione del questionario on line bastano pochi minuti. Dopo l’invio, riceverete una valutazione grafica (gratuita) della vostra situazione. Vi contatteremo poi per valutare insieme gli interventi eventualmente necessari.

Verificate ora il grado di compliance della vostra azienda: 

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digital nomad Immigrazione: operative le regole per l’ingresso e il soggiorno dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto Aprile 8, 2024 - Il 4 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto ministeriale del 29 febbraio 2024 ed è ora operativa la previsione che permette l’ingresso in Italia ai cittadini stranieri che svolgano, in via autonoma o per un’impresa anche non stabilita nel nostro Paese, un’attività lavorativa altamente qualificata mediante strumenti tecnologici che consentano di lavorare da remoto. Detti soggetti sono ammessi in Italia indipendentemente dalle quote stabilite nella programmazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro degli extracomunitari. Il Decreto si applica ai lavoratori autonomi (nomadi digitali), a quelli subordinati e ai collaboratori le cui modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro (etero-organizzati).
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In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva Aprile 3, 2024 - L’istituto del preavviso è comune alla maggior parte dei contratti di durata a tempo indeterminato, come il contratto di agenzia e il contratto di lavoro subordinato, e la sua funzione consiste nell’attenuare le conseguenze pregiudizievoli della cessazione del contratto per la parte che subisce il recesso. Nel caso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato la funzione del preavviso è quella di garantire alla parte che subisce il recesso di organizzarsi per trovare un sostituto (in caso di dimissioni) o per trovare un nuovo lavoro (in caso di licenziamento). Che succede se il lavoratore si dimette con preavviso e il datore di lavoro vi rinuncia? Sul punto si sta consolidando un interessante orientamento giurisprudenziale che correttamente dispone che in caso di dimissioni il datore che rinunci al preavviso non debba corrispondere all’ex dipendente l’indennità sostitutiva.