Toffoletto De Luca Tamajo e Soci – Lo Smart Working ai confini del lavoro subordinato

Last Updated on Maggio 25, 2016

Toffoletto De Luca Tamajo e Soci porta la propria esperienza nel diritto del lavoro al 45° Congresso Nazionale di AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, che si terrà a Bari il 27 e 28 maggio. “Scommettiamo su persone e lavoro” è il tema dell’edizione del 2016, un confronto sui tre capisaldi principali per i responsabili HR: nuove regole del lavoro, tecnologia e progresso, nuovi paradigmi manageriali.

Il professore avvocato Raffaele De Luca Tamajo, Senior Partner dello Studio e Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università Federico II di Napoli, parlerà dei cambiamenti normativi in particolare in relazione al lavoro agile, nella tavola rotonda «Smart Working, sharing economy e nuove forme di organizzazione», che si inserisce nel palinsesto degli eventi paralleli su lavoro e competenze, in programma venerdì 27 maggio.

«Lo Smart Working implica una nuova filosofia manageriale che prevede non solo maggiore autonomia e flessibilità ma anche responsabilizzazione – sottolinea il prof. avv. De Luca Tamajo –. Inoltre, dal punto di vista normativo il lavoro agile potrebbe mettere in discussione la nozione di lavoro subordinato. Oggi, le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa si sono decisamente trasformate rispetto al passato. L’immagine dell’impiegato che entra in azienda, timbra il cartellino e lavora alla sua scrivania per 8 ore non descrive sempre la situazione presente in molte aziende, specie quelle che sono impegnate in business di servizi».

Fino a questo momento il concetto di Smart Working è stato studiato molto da un punto di vista organizzativo, ma decisamente meno da un punto di vista giuridico ed è interessante capire come il Lavoro Agile venga inteso dal recente Disegno di Legge.

«Nel mondo del diritto del lavoro, si è sempre distinto il lavoro subordinato dal lavoro autonomo, descrivendoli come due ‘tipi’ contrattuali contrapposti. Considerando la definizione, è evidente come assumano rilevanza le parole ‘autonomia’ e ‘responsabilizzazione’: due concetti che sembrerebbero ricondurre questa modalità di lavoro all’interno della tipologia del lavoro autonomo. In realtà non è così, posto che il DdL sul Lavoro Agile lo definisce una ‘modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato’. Forse è veramente cominciato l’ineluttabile cammino verso il superamento della distinzione tra lavoro autonomo e subordinato o, quanto meno, verso la definitiva obsolescenza dei suoi criteri discretivi».

Il confronto vedrà protagonisti anche Giuditta Alessandrini, Professore ordinario di Pedagogia sociale e del lavoro presso l’Università degli Studi Roma TRE; Domenico Favuzzi, Presidente e Direttore Risorse Umane di Exprivia; Roberto Mattio, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Pininfarina; Paolo Vasques, Global HR Director for Industrial, Retail & People Care Relations di Benetton e Lauro Venturi, Amministratore Delegato del Gruppo Ocmis.

Il dibattito sarà coordinato da Rossella Seragnoli, HR Manager di Crown Aerosols Italia.

In occasione del Congresso #AIDP2016 sarà presentato il libro «Gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro», a firma della professoressa avvocato Maria Teresa Salimbeni, partner dello Studio, per Guerini Next. 

Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile Parità di genere: attenzione alle scadenze per il rapporto biennale e l’esonero contributivo Aprile 12, 2024 - Il termine per la trasmissione del Rapporto biennale 2022-2023 sulla situazione del personale maschile e femminile è differito dal 30 aprile al 15 luglio 2024. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 46 del D.Lgs. n. 198/2006, le imprese che occupano più di 50 dipendenti devono elaborare un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile e inviarlo, con cadenza biennale, al Ministero del lavoro, alle rsa, al Consigliere regionale di parità e al Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del CdM.
digital nomad Immigrazione: operative le regole per l’ingresso e il soggiorno dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto Aprile 8, 2024 - Il 4 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto ministeriale del 29 febbraio 2024 ed è ora operativa la previsione che permette l’ingresso in Italia ai cittadini stranieri che svolgano, in via autonoma o per un’impresa anche non stabilita nel nostro Paese, un’attività lavorativa altamente qualificata mediante strumenti tecnologici che consentano di lavorare da remoto. Detti soggetti sono ammessi in Italia indipendentemente dalle quote stabilite nella programmazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro degli extracomunitari. Il Decreto si applica ai lavoratori autonomi (nomadi digitali), a quelli subordinati e ai collaboratori le cui modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro (etero-organizzati).
Le novità dell’ultimo anno in materia di salute e sicurezza sul lavoro Le novità dell’ultimo anno in materia di salute e sicurezza sul lavoro Aprile 3, 2024 - La Giornata mondiale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile è un’importante occasione per fare il punto sul livello di garanzia realmente raggiunto e per riflettere sulla distanza che ci separa dall’obiettivo “zero morti sul lavoro” nell’Unione europea entro il 2030. Si tratta dell’ambizioso obiettivo fissato dalla Confederazione europea dei sindacati nel 2022. I dati allarmanti sulla sicurezza nei cantieri hanno spinto il Governo ad adottare un nuovo pacchetto di norme, inserito nel decreto legge n. 19/2024 - noto come decreto PNRR 4 - pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2024. Non è questo l’unico intervento dell’ultimo anno in materia di salute e sicurezza: novità interessanti sono state introdotte anche dal Decreto Lavoro 2023 e dall’UE sono arrivate nuove regole sull’esposizione all’amianto.
In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva In caso di dimissioni il datore di lavoro può rinunciare al preavviso senza corrispondere l’indennità sostitutiva Aprile 3, 2024 - L’istituto del preavviso è comune alla maggior parte dei contratti di durata a tempo indeterminato, come il contratto di agenzia e il contratto di lavoro subordinato, e la sua funzione consiste nell’attenuare le conseguenze pregiudizievoli della cessazione del contratto per la parte che subisce il recesso. Nel caso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato la funzione del preavviso è quella di garantire alla parte che subisce il recesso di organizzarsi per trovare un sostituto (in caso di dimissioni) o per trovare un nuovo lavoro (in caso di licenziamento). Che succede se il lavoratore si dimette con preavviso e il datore di lavoro vi rinuncia? Sul punto si sta consolidando un interessante orientamento giurisprudenziale che correttamente dispone che in caso di dimissioni il datore che rinunci al preavviso non debba corrispondere all’ex dipendente l’indennità sostitutiva.